Taormina, mia mignon, è dove maisempre s’arriva, pellegrinidal cuore di rughe, in tempo per vivere«obliti/obliviscendi»una seconda volta la vita. S. D’Arrigo, Taormina, mia Mignon, in Codice siciliano, Mondadori Milano 1978.... read more →
Il sole di là di San Fratello, oltre la criniera del monte mandava bagliori d’oro vecchio bizantino verso l’alto, ginestra spessa, menta finocchio rosmarino, leandro e balico, rosine di rovacci,…... read more →
‹‹Vedo da lontano il mio paese, così patetico e invitante nel ricordo, bello soltanto dove proprio finisce, nella campagna piena di violette e d’asfodilli, senza gli uomini del Circolo, dei…... read more →
‹‹“Doveva essere nato in un posto lombardo…” “In un posto lombardo?” esclamò mia madre. “Che cos’è un posto lombardo?” E io: “Un posto lombardo è un posto come Nicosia. Sai…... read more →
‹‹Matteo e il bambino riprendono a salire in curva per il fianco arrotondato dell’altura, dietro a cui si profila, un due o trecento metri più lontano, una grigia schiena di…... read more →
‹‹Poi il Gran Lombardo raccontò di sé, tornava a casa, a Leonforte, era di Leonforte, su nel Val Demone tra Enna e Nicosia, era un padrone di terre con tre…... read more →
‹‹Ma che cosa sia la Sicilia dov’essa fa continente, come terra e come popolo, al di là delle sue apparenze costiere di giardino mediterraneo, fuori dalle sue città capitali e…... read more →
‹‹E questa dualità , questo conflitto che Vittorini si porta dentro, ecco che ad un punto trova una sintesi illusoria, simbolica, mitica: la Lombardia siciliana, i paesi lombardi della Sicilia.…... read more →
‹‹Dalla parte di Mezzogiorno, la pianura, interrotta da lievi ondeggiamenti, va a finire a mare, dal quale la città è lontana non più di cinque miglia. Dal lato di ponente…... read more →
«L’arrivo della mietitura era annunciato nei paesi dalle falci che i fabbri foggiavano sulle incudini, all’aperto, in un inferno di martelli sonanti e di faville; dall’affollarsi dei mietitori nelle piazze,…... read more →
