Lug 02

Ercole Patti, Giovannino

«Alcuni giovani, due dei quali tenevano al laccio grandi cani, stavano fermi davanti alla Pasticceria Svizzera appoggiati con la schiena agli stipiti della porta; loro erano in pieno nella vita della città, non pensavano alla campagna e non dovevano tornare al liceo. Ridevano contenti. La Via Etnea brulicante, nera, strascicante di suole di scarpe, calava verso la Porta Uzeda».

Ercole Patti, Giovannino, Bompiani, Milano 1954.

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